Vi è mai capitato di mettere una protezione statica su un termostato per poi doverla rimuovere perché non consentiva un flusso d'aria sufficiente? Ci siamo imbattuti in più di un termostato con la parte di piastra a muro del parastato ancora intorno, ma con la parte di copertura vera e propria del parastato che non si trovava da nessuna parte. Quando il personale della struttura viene interpellato in merito, immancabilmente dice di aver dovuto rimuovere la protezione perché bloccava l'aria al termostato, causando l'eccessivo riscaldamento e l'eccessivo raffreddamento della stanza. Una nuova tecnologia sul mercato mira a eliminare questo problema. Si chiama Computational Fluid Dynamics o CFD. Si tratta di un metodo per analizzare il flusso di fluidi e aria attraverso un oggetto mediante una simulazione al computer. Funziona prendendo un sistema complesso di grandi dimensioni e scomponendolo in migliaia o addirittura milioni di sistemi piccoli e semplici. La CFD è più precisa di una misurazione reale del flusso d'aria, perché qualsiasi strumento utilizzato per la misurazione influisce sul flusso d'aria. Inoltre, può misurare tutte le aree di un oggetto, comprese quelle che non possono essere misurate nel mondo reale a causa delle dimensioni o delle ostruzioni.
Per il settore HVAC, questa tecnologia significa che le protezioni statiche possono essere progettate, testate e perfezionate al computer, invece di inviare un prototipo dopo l'altro e cercare di simulare tutti i possibili scenari di flusso d'aria su ciascun modello. In questo modo, il progetto ottimale viene immesso sul mercato molto più rapidamente e si evitano i problemi che potrebbero insorgere dopo la creazione del progetto, come la mancanza di flusso d'aria. La CFD consente inoltre di progettare le schermature solari per i sensori esterni in modo da ridurre il guadagno di calore solare senza influire sulla misurazione del sensore e di resistere a venti estremi senza rompersi. E per i termostati stessi, significa che i produttori possono individuare l'esatto punto di forza delle fessure e delle aperture nell'involucro che forniscono un flusso d'aria superiore. In questo modo si evita l'autoriscaldamento, che si verifica quando il calore di altri componenti della scheda di circuito influisce sulle letture del sensore interno. Può persino migliorare le prestazioni dei termostati al punto da poterli utilizzare in posizioni non ideali senza comprometterne le prestazioni. di Terry Noble, scrittore tecnico BAPI Storie di blog fornite da Building Automation Products, Inc. |
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